Il mare sta diventando un habitat ostile: inquinamento da plastica e da microplastiche, aumento delle temperature e dell’acidità delle acque dovute ai cambiamenti climatici. Abbiamo il dovere di difendere l’ecosistema marino dalle conseguenze delle attività umane distruttive, chiedendo il cambiamento che il Mar Mediterraneo merita per prosperare.

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INQUINAMENTO: LA PLASTICA SOFFOCA IL MARE


Ogni minuto di ogni giorno, l’equivalente di un camion pieno di rifiuti in plastica finisce nei mari del Pianeta. E mentre il mare soffoca, le aziende continuano a produrre sempre più plastica, nascondendosi dietro il falso mito del riciclo: la produzione potrebbe triplicare entro il 2050! Un giro d’affari milionario che arricchisce pochi ma minaccia ogni giorno un bene prezioso per tutti.

CAMBIAMENTI CLIMATICI: MARE CALDO


I cambiamenti climatici stanno causando un rapido aumento delle temperature del mare con serie conseguenze anche sugli ecosistemi italiani e la biodiversità, sopratutto in un ambiente chiuso come il Mar Mediterraneo. Specie chiave come le gorgonie rosse stanno morendo, mentre altre specie, che meglio si adattano a un mare sempre più caldo, stanno invadendo i nostri mari. La crisi climatica è una crisi anche per il mare: questo “incendio senza fiamme” va spento al più presto!

VITTIME DELLA PLASTICA: CETACEI E NON SOLO


La plastica è un killer subdolo: può provocare la morte degli animali per ingestione o soffocamento. Nel Mar Mediterraneo a pagarne il prezzo più alto sono animali unici come le tartarughe, gli uccelli marini e i grandi cetacei come il capodoglio. In tutto il mondo si stima che la metà delle balene e dei delfini abbia ingerito plastica.

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Il nostro mare ha lanciato una richiesta di soccorso, Greenpeace è entrata in azione. Unisciti a noi e sostieni il Tour C'è di Mezzo il Mare, contribuendo alle nostre attività di ricerca, monitoraggio e documentazione.

Ecco come la tua donazione ci aiuta
a preservare la salute del nostro mare.

Apparecchiatura per Documentazione


Documentare lo stato di salute del nostro prezioso ecosistema marino significa informare sempre più persone sull’importanza di difenderlo. È grazie a una corretta documentazione che possiamo anche puntare i riflettori sui crimini ambientali che minacciano ancora i mari italiani.


Studi e Rilevazioni Sottomarini


È nelle profondità del mare che le alte temperature provocano gli impatti più devastanti. Con il nostro progetto Mare Caldo, che coinvolge ad oggi ben 8 Aree Marine Protette (AMP) italiane, stiamo monitorando gli impatti dei cambiamenti climatici sui nostri mari. La rete prevede stazioni subacquee con sensori di temperatura fino a quaranta metri.


Strumentazione di Ricerca Scientifica


Le nostre campagne sono sempre supportate da solide evidenze scientifiche. Solo così abbiamo la forza di chiedere leggi severe contro chi inquina, azioni ambiziose per il futuro e un’industria che non lasci più impronte indelebili nell’ambiente.


GREENPEACE ONLUS
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ll Tour 2021 Difendiamo il Mare di Greenpeace è realizzato in collaborazione con Fondazione Exodus di Don Mazzi, Università Politecnica delle Marche, CNR-IAS di Genova e il DiSTAV dell’Università degli Studi di Genova.


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